CALDARA | MAGDALENA AI PIEDI DI CRISTO
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Gio 21 Marzo

Chiesa del Seminario Arcivescovile

ORE 21:00

MAGDALENA AI PIEDI DI CRISTO

ACCADEMIA DEL RICERCARE

Direttore LUIGI PAGLIARINI

Programma

Antonio Caldara (1670 – 1736): “La Magdalena ai piedi di Cristo”

Oratorio a sei voci con orchestra d’archi e B.C.

Magdalena, Arianna Stornello | Marta, Chiara Pontoriero

Amor Celeste, Sara Lacitignola | Amor Terreno, Rossella Giachero

Cristo, Stefano Gambarino | Fariseo, Mario Tahtouk

Yayoi Masuda, Efix Puleo, Francesco Bergamini, Artem Dzeganovskyi, violini

Elena Saccomandi, Alessandro Curtoni, viole

Daniele Bovo, violoncello | Simone Severino, violone

Laura La Vecchia, tiorba | Claudia Ferrero, clavicembalo

Biglietti

EMD-STANDARD-BN
Accademia del ricercare logo

Nato a Venezia intorno al 1670 e formatosi come corista a San Marco, Antonio Caldara diventerà un compositore eccezionalmente prolifico, anche per gli standard del Barocco, autore di una produzione che comprende più di 75 opere e circa 40 oratori. La maggior parte di questi ultimi erano opere sontuose, composte durante il periodo in cui Caldara era impiegato come vice-Kapellmeister dell’imperatore Carlo VI a Vienna (1716-1736). La Maddalena ai Piedi di Cristo, tuttavia, è una delle prime opere, essendo stata data a Venezia probabilmente nel 1697 o 1698.

In tempo di Quaresima e particolarmente durante la Settimana Santa in tutta l’area cattolica era usuale l’esecuzione di Oratori presso diverse istituzioni pubbliche e private che andavano dalle cappelle delle corti, ai palazzi aristocratici, alle cattedrali e alle chiese legate ai più importanti Ordini religiosi in particolar modo Filippini e Gesuiti.

Il testo della Maddalena, diviso in due parti, è un’allegoria che segue l’idea barocca preferita di presentare il personaggio centrale con un dilemma morale, in questo caso la scelta tra i piaceri terreni (Amor Terreno) e la redenzione celeste (Amor Celeste). I due personaggi sono impegnati per tutto l’oratorio in una battaglia per l’anima di Maria Maddalena, che come peccatrice pentita è lacerata dal conflitto. Oltre a questi protagonisti, altri tre personaggi hanno un ruolo secondario: Marta, la giusta sorella di Maria, un cinico fariseo e Cristo stesso. La musica di Caldara cattura i molti stati d’animo e le emozioni di Maria e la lotta tra i due personaggi allegorici con una devozione e un fervore non sempre evidenti nelle opere successive del compositore. Mentre molte delle arie sono segnate solo per il continuo, le arie accompagnate e i ritornelli orchestrali dimostrano chiaramente che l’abilità di Caldara come contrappuntista (molto utilizzata a Vienna, dove l’imperatore era un amante del contrappunto rigoroso) deve molto al suo presunto maestro, Legrenzi.